Case Vacanze in Provincia di Rieti
Se pensi ad una vacanza in Provincia di RIETI sei nel posto giusto!
Abbiamo a disposizione Case vacanze, Bed and Breakfast e appartamenti per Vacanze in Provincia di Rieti , in città o al mare per tutte le esigenze, per le famiglie con bambini, per gruppi d’amici o per chi è in viaggio d’affari.La Nostra Formula SENZA PENSIERI ti permette di scegliere il luogo ideale dove trascorrere le tua villeggiatura in piena tranquillità Tutte le case vacanze e gli appartamenti in affitto a Rieti hanno cucine totalmente accessoriate per preparare colazione, pranzo e cena |
L’antica capitale della Sabina ed il suo territorio sono incastonati in uno splendido scenario naturale montano, ricco di testimonianze legate a San Francesco d’Assisi.
Posta nel Lazio, nell’ Italia centrale, alle pendici dei monti Sabini e Reatini, la provincia di Rieti ha un territorio in prevalenza montuoso. Centro importante sin dall’antichità, Rieti è ricca di testimonianze sia di epoca romana sia medioevale, periodo in cui la città fu libero Comune e poi residenza di Papi.
Circondata dai monti Reatini e sovrastata dalla cima del Terminillo, Rieti è il punto di partenza ideale per escursioni e visite ad un territorio ricco, come pochi altri, di oasi naturalistiche protette, castelli, rocche e santuari francescani. Fra gli altri spicca la Riserva Naturale dei Laghi Reatini, un luogo di particolare valore ambientale con i Laghi Lungo e Ripasottile, dove la flora e la fauna sono protette e sono facili gli avvistamenti di uccelli, tra i quali l’airone cenerino ed il tufetto.
La zona è ricca di corsi d’acqua, tra cui i fiumi Velino, Salto e Turano e di numerosi laghi che punteggiano il territorio. Tra questi ricordiamo il Lago del Salto, uno dei bacini artificiali più grandi del Lazio che si trova a circa 535 metri sul livello del mare, particolarmente suggestivo grazie alla sua rigogliosa vegetazione ed ai paesi che lo circondano. Ancora, regalano splendidi paesaggi anche il lago del Turano ed il lago di Scandarello, immerso nello scenario dei Monti della Laga, nella conca di Amatrice.
Insomma la provincia di Rieti riunisce in un armonioso insieme storia, archeologia, natura, buona tavola, sport e relax.
Posta nel Lazio, nell’ Italia centrale, alle pendici dei monti Sabini e Reatini, la provincia di Rieti ha un territorio in prevalenza montuoso. Centro importante sin dall’antichità, Rieti è ricca di testimonianze sia di epoca romana sia medioevale, periodo in cui la città fu libero Comune e poi residenza di Papi.
Circondata dai monti Reatini e sovrastata dalla cima del Terminillo, Rieti è il punto di partenza ideale per escursioni e visite ad un territorio ricco, come pochi altri, di oasi naturalistiche protette, castelli, rocche e santuari francescani. Fra gli altri spicca la Riserva Naturale dei Laghi Reatini, un luogo di particolare valore ambientale con i Laghi Lungo e Ripasottile, dove la flora e la fauna sono protette e sono facili gli avvistamenti di uccelli, tra i quali l’airone cenerino ed il tufetto.
La zona è ricca di corsi d’acqua, tra cui i fiumi Velino, Salto e Turano e di numerosi laghi che punteggiano il territorio. Tra questi ricordiamo il Lago del Salto, uno dei bacini artificiali più grandi del Lazio che si trova a circa 535 metri sul livello del mare, particolarmente suggestivo grazie alla sua rigogliosa vegetazione ed ai paesi che lo circondano. Ancora, regalano splendidi paesaggi anche il lago del Turano ed il lago di Scandarello, immerso nello scenario dei Monti della Laga, nella conca di Amatrice.
Insomma la provincia di Rieti riunisce in un armonioso insieme storia, archeologia, natura, buona tavola, sport e relax.
Rieti, storicamente, fu l’ultima provincia ad essere annessa al Lazio nel 1927 e vanta una particolarità: la tradizione vuole che, in considerazione della sua posizione geografica, sia considerata l’ombelico d’Italia ed un monumento in centro città ricorda proprio questo.
Il centro cittadino è la parte più antica e si sviluppa intorno a Piazza Vittorio Emanuele II con la Fontana dei Delfini, fulcro centrale. Di fronte il Palazzo Comunale, che conserva la struttura originaria del Duecento e che è in parte occupato dal Museo Civico, nel quale sono presenti reperti archeologici datati dal IX sec. a.C. alla tarda età romana e opere pittoriche dal ‘300 all’età contemporanea.
Sulla vicina Piazza Battisti si affaccia il Palazzo della Prefettura, di forme rinascimentali, dal cui giardino si gode di un bel panorama sulla parte più antica della città e sui monti circostanti, ed il Duomo, eretto intorno al 1100, che è stato in parte ricostruito in epoche successive. Al lato del Duomo si trova il Palazzo Vescovile, di fondazione duecentesca, preceduto da una monumentale loggia, dal cui cortile interno si accede allo spettacolare Salone Papale. L’edificio termina, a nord, con l’Arco del Vescovo, un cavalcavia della fine del XIII sec. fatto costruire da Bonifacio VIII.
A Via Roma si trova Palazzo Vecchiarelli, opera di Carlo Maderno ed accanto la Chiesa Romanica di S. Pietro apostolo. Degno di nota Palazzo Vicentini, una delle costruzioni più interessanti, attribuita al Sangallo. Oltrepassato il Ponte Velino, sotto cui scorre l’omonimo fiume, al lato della città, troviamo il Monumento alla Lira, inaugurato nel 2003 ed ottenuto dalla fusione di oltre 2.2 milioni di vecchie monete da 200 lire, raccolte per l’occasione.
Merita una visita, infine, la Rieti sotterranea dove, sotto alcune residenze nobiliari del centro città, è possibile visitare i resti dell’antico viadotto romano costruito nel III secolo a.C.. Per gli appassionati di archeologia, il territorio offre itinerari da percorrere, sulle tracce dell’antichità, che si snodano nella valle del Tevere, a Collevecchio, Cottanello, Torri in Sabina e Vacone e nella valle del Turano a Monteleone, Paganico, Rocca Sinibalda - con il suo castello con pianta a forma di aquila - e Turania - dove venne portato alla luce un tesoro risalente ai primi decenni del I secolo d.C..
Il centro cittadino è la parte più antica e si sviluppa intorno a Piazza Vittorio Emanuele II con la Fontana dei Delfini, fulcro centrale. Di fronte il Palazzo Comunale, che conserva la struttura originaria del Duecento e che è in parte occupato dal Museo Civico, nel quale sono presenti reperti archeologici datati dal IX sec. a.C. alla tarda età romana e opere pittoriche dal ‘300 all’età contemporanea.
Sulla vicina Piazza Battisti si affaccia il Palazzo della Prefettura, di forme rinascimentali, dal cui giardino si gode di un bel panorama sulla parte più antica della città e sui monti circostanti, ed il Duomo, eretto intorno al 1100, che è stato in parte ricostruito in epoche successive. Al lato del Duomo si trova il Palazzo Vescovile, di fondazione duecentesca, preceduto da una monumentale loggia, dal cui cortile interno si accede allo spettacolare Salone Papale. L’edificio termina, a nord, con l’Arco del Vescovo, un cavalcavia della fine del XIII sec. fatto costruire da Bonifacio VIII.
A Via Roma si trova Palazzo Vecchiarelli, opera di Carlo Maderno ed accanto la Chiesa Romanica di S. Pietro apostolo. Degno di nota Palazzo Vicentini, una delle costruzioni più interessanti, attribuita al Sangallo. Oltrepassato il Ponte Velino, sotto cui scorre l’omonimo fiume, al lato della città, troviamo il Monumento alla Lira, inaugurato nel 2003 ed ottenuto dalla fusione di oltre 2.2 milioni di vecchie monete da 200 lire, raccolte per l’occasione.
Merita una visita, infine, la Rieti sotterranea dove, sotto alcune residenze nobiliari del centro città, è possibile visitare i resti dell’antico viadotto romano costruito nel III secolo a.C.. Per gli appassionati di archeologia, il territorio offre itinerari da percorrere, sulle tracce dell’antichità, che si snodano nella valle del Tevere, a Collevecchio, Cottanello, Torri in Sabina e Vacone e nella valle del Turano a Monteleone, Paganico, Rocca Sinibalda - con il suo castello con pianta a forma di aquila - e Turania - dove venne portato alla luce un tesoro risalente ai primi decenni del I secolo d.C..
Rieti, storicamente, fu l’ultima provincia ad essere annessa al Lazio nel 1927 e vanta una particolarità: la tradizione vuole che, in considerazione della sua posizione geografica, sia considerata l’ombelico d’Italia ed un monumento in centro città ricorda proprio questo.
Il centro cittadino è la parte più antica e si sviluppa intorno a Piazza Vittorio Emanuele II con la Fontana dei Delfini, fulcro centrale. Di fronte il Palazzo Comunale, che conserva la struttura originaria del Duecento e che è in parte occupato dal Museo Civico, nel quale sono presenti reperti archeologici datati dal IX sec. a.C. alla tarda età romana e opere pittoriche dal ‘300 all’età contemporanea.
Sulla vicina Piazza Battisti si affaccia il Palazzo della Prefettura, di forme rinascimentali, dal cui giardino si gode di un bel panorama sulla parte più antica della città e sui monti circostanti, ed il Duomo, eretto intorno al 1100, che è stato in parte ricostruito in epoche successive. Al lato del Duomo si trova il Palazzo Vescovile, di fondazione duecentesca, preceduto da una monumentale loggia, dal cui cortile interno si accede allo spettacolare Salone Papale. L’edificio termina, a nord, con l’Arco del Vescovo, un cavalcavia della fine del XIII sec. fatto costruire da Bonifacio VIII.
A Via Roma si trova Palazzo Vecchiarelli, opera di Carlo Maderno ed accanto la Chiesa Romanica di S. Pietro apostolo. Degno di nota Palazzo Vicentini, una delle costruzioni più interessanti, attribuita al Sangallo. Oltrepassato il Ponte Velino, sotto cui scorre l’omonimo fiume, al lato della città, troviamo il Monumento alla Lira, inaugurato nel 2003 ed ottenuto dalla fusione di oltre 2.2 milioni di vecchie monete da 200 lire, raccolte per l’occasione.
Merita una visita, infine, la Rieti sotterranea dove, sotto alcune residenze nobiliari del centro città, è possibile visitare i resti dell’antico viadotto romano costruito nel III secolo a.C.. Per gli appassionati di archeologia, il territorio offre itinerari da percorrere, sulle tracce dell’antichità, che si snodano nella valle del Tevere, a Collevecchio, Cottanello, Torri in Sabina e Vacone e nella valle del Turano a Monteleone, Paganico, Rocca Sinibalda - con il suo castello con pianta a forma di aquila - e Turania - dove venne portato alla luce un tesoro risalente ai primi decenni del I secolo d.C..
Il centro cittadino è la parte più antica e si sviluppa intorno a Piazza Vittorio Emanuele II con la Fontana dei Delfini, fulcro centrale. Di fronte il Palazzo Comunale, che conserva la struttura originaria del Duecento e che è in parte occupato dal Museo Civico, nel quale sono presenti reperti archeologici datati dal IX sec. a.C. alla tarda età romana e opere pittoriche dal ‘300 all’età contemporanea.
Sulla vicina Piazza Battisti si affaccia il Palazzo della Prefettura, di forme rinascimentali, dal cui giardino si gode di un bel panorama sulla parte più antica della città e sui monti circostanti, ed il Duomo, eretto intorno al 1100, che è stato in parte ricostruito in epoche successive. Al lato del Duomo si trova il Palazzo Vescovile, di fondazione duecentesca, preceduto da una monumentale loggia, dal cui cortile interno si accede allo spettacolare Salone Papale. L’edificio termina, a nord, con l’Arco del Vescovo, un cavalcavia della fine del XIII sec. fatto costruire da Bonifacio VIII.
A Via Roma si trova Palazzo Vecchiarelli, opera di Carlo Maderno ed accanto la Chiesa Romanica di S. Pietro apostolo. Degno di nota Palazzo Vicentini, una delle costruzioni più interessanti, attribuita al Sangallo. Oltrepassato il Ponte Velino, sotto cui scorre l’omonimo fiume, al lato della città, troviamo il Monumento alla Lira, inaugurato nel 2003 ed ottenuto dalla fusione di oltre 2.2 milioni di vecchie monete da 200 lire, raccolte per l’occasione.
Merita una visita, infine, la Rieti sotterranea dove, sotto alcune residenze nobiliari del centro città, è possibile visitare i resti dell’antico viadotto romano costruito nel III secolo a.C.. Per gli appassionati di archeologia, il territorio offre itinerari da percorrere, sulle tracce dell’antichità, che si snodano nella valle del Tevere, a Collevecchio, Cottanello, Torri in Sabina e Vacone e nella valle del Turano a Monteleone, Paganico, Rocca Sinibalda - con il suo castello con pianta a forma di aquila - e Turania - dove venne portato alla luce un tesoro risalente ai primi decenni del I secolo d.C..
Questa terra offre numerosi prodotti per una cucina gustosa, dai sapori intensi. Numerosi sono i prodotti tipici del territorio e vanno dalla patata di Leonessa, ai fagioli, al farro, all’olio d’oliva Dop, la cui lavorazione in Sabina vanta una storia che risale addirittura al VI-VII secolo avanti Cristo.
La presenza di boschi fa sì che fra i prodotti tipici locali ci siano i marroni, conosciuti quelli di Antrodoco, funghi, more, mirtilli, fragole, ginepro e tartufi bianchi e neri. La lunga tradizione dell’allevamento permette di gustare formaggi freschi, salati o stagionati, come la ricotta fatta con latte di capra, il Fiore Molle di Leonessa, aromatizzato allo zafferano ed il pecorino di amatrice, dal sapore meno piccante ed aspro e salumi come quelli di Leonessa e Amatrice o le salsicce secche di Rieti.
Tutti questi prodotti vengono utilizzati per la produzione locale di piatti della cucina tipica. Tra questi ricordiamo le stracciatelle in brodo, gli spaghetti all’amatriciana, il pollo alla diavola, gli stracci di Antrodoco, sottili frittatine con ripieno di carne al sugo e formaggio, le stufatine garofolate, lo spezzatino di pollo, l’agnello in guazzetto, la porchetta di Poggio Bustone.
In quanto ai dolci sono da provare i terzetti alla reatina, biscotti morbidi con miele e noci, la copeta, fatta con miele e noci tra foglie di lauro e la pizza di Pasqua. Tra i vini ricordiamo il Colli della Sabina DocM nelle versioni bianco, rosso e rosato.
La presenza di boschi fa sì che fra i prodotti tipici locali ci siano i marroni, conosciuti quelli di Antrodoco, funghi, more, mirtilli, fragole, ginepro e tartufi bianchi e neri. La lunga tradizione dell’allevamento permette di gustare formaggi freschi, salati o stagionati, come la ricotta fatta con latte di capra, il Fiore Molle di Leonessa, aromatizzato allo zafferano ed il pecorino di amatrice, dal sapore meno piccante ed aspro e salumi come quelli di Leonessa e Amatrice o le salsicce secche di Rieti.
Tutti questi prodotti vengono utilizzati per la produzione locale di piatti della cucina tipica. Tra questi ricordiamo le stracciatelle in brodo, gli spaghetti all’amatriciana, il pollo alla diavola, gli stracci di Antrodoco, sottili frittatine con ripieno di carne al sugo e formaggio, le stufatine garofolate, lo spezzatino di pollo, l’agnello in guazzetto, la porchetta di Poggio Bustone.
In quanto ai dolci sono da provare i terzetti alla reatina, biscotti morbidi con miele e noci, la copeta, fatta con miele e noci tra foglie di lauro e la pizza di Pasqua. Tra i vini ricordiamo il Colli della Sabina DocM nelle versioni bianco, rosso e rosato.