Case Vacanze in Provincia di PARMA
Se pensi ad una vacanza in Provincia di PARMA sei nel posto giusto!
Abbiamo a disposizione Case vacanze, Bed and Breakfast e appartamenti per Vacanze in Provincia di Parma , in città o al mare per tutte le esigenze, per le famiglie con bambini, per gruppi d’amici o per chi è in viaggio d’affari.La Nostra Formula SENZA PENSIERI ti permette di scegliere il luogo ideale dove trascorrere le tua villeggiatura in piena tranquillità Tutte le case vacanze e gli appartamenti in affitto a Parma hanno cucine totalmente accessoriate per preparare colazione, pranzo e cena |
La sua posizione geografica, la sua storia e la tradizione gastronomica hanno reso la provincia di Parma un luogo simbolo dell’Italia.
Situata nell’Italia settentrionale, questa provincia dell'Emilia Romagna si estende tra il fiume Po a Nord, che la separa dalla Lombardia, e l’Appennino che la divide dalla Toscana.
E’ una terra composta in prevalenza da colline e montagne, ma la pianura offre, con la Bassa Parmense, che segue il corso del fiume Po, un paesaggio suggestivo. Un paesaggio costellato di borghi, castelli e antiche chiese che rimane affascinante anche quando è avvolto dalla nebbia.
Nella provincia di Parma si trovano anche numerosi laghi, tra questi c'è il lago Santo Parmense è il più grande lago naturale dell’Appennino emiliano romagnolo.
L’Appennino Parmense offre ai visitatori una natura incontaminata in un paesaggio che merita di essere visitato anche attraverso la rete di sentieri che sono stati creati.
Oltre alla natura, Parma ci offre anche tanta storia e arte. Nomi come Antelami, Correggio, Parmigianino, Verdi, Toscanini hanno lasciato il segno della loro presenza in una città che può essere considerata un piccolo gioiello di grazia e raffinatezza.
Situata nell’Italia settentrionale, questa provincia dell'Emilia Romagna si estende tra il fiume Po a Nord, che la separa dalla Lombardia, e l’Appennino che la divide dalla Toscana.
E’ una terra composta in prevalenza da colline e montagne, ma la pianura offre, con la Bassa Parmense, che segue il corso del fiume Po, un paesaggio suggestivo. Un paesaggio costellato di borghi, castelli e antiche chiese che rimane affascinante anche quando è avvolto dalla nebbia.
Nella provincia di Parma si trovano anche numerosi laghi, tra questi c'è il lago Santo Parmense è il più grande lago naturale dell’Appennino emiliano romagnolo.
L’Appennino Parmense offre ai visitatori una natura incontaminata in un paesaggio che merita di essere visitato anche attraverso la rete di sentieri che sono stati creati.
Oltre alla natura, Parma ci offre anche tanta storia e arte. Nomi come Antelami, Correggio, Parmigianino, Verdi, Toscanini hanno lasciato il segno della loro presenza in una città che può essere considerata un piccolo gioiello di grazia e raffinatezza.
Il nucleo storico di Parma si sviluppa intorno a quello che può essere considerato il suo centro religioso formato dal Duomo, il Battistero ed il Palazzo Vescovile.
Il Duomo che si affaccia sull’omonima piazza, è una delle più vive espressioni del romanico padano, anche se nel corso dei secoli ha subito diversi interventi. Presenta un campanile del ‘200 e all’interno sono presenti celebri capolavori, tra cui la cupola affrescata da Correggio.
Il Battistero è un edificio ottagonale costruito con blocchi di marmo rosa e insieme al Palazzo Vescovile, originario del XI secolo, creano un suggestivo angolo medioevale.
Affreschi del Parmigianino nelle cappelle e la cupola affrescata da Correggio sono elementi distintivi della Chiesa di San Giovanni Evangelista.
E’ possibile ammirare altre opere di Parmigianino nella Chiesa della Madonna della Steccata e di Correggio nella Camera di San Paolo del Monastero delle Benedettine.
A breve distanza da quest’ultima, si erge il Palazzo della Pilotta, un complesso imponente fatto costruire dalla famiglia Farnese che ospita la Biblioteca, il Teatro Farnese, il Museo Archeologico Nazionale, il Museo Bodoniano e la Galleria Nazionale.
All'interno della Galleria Nazionale sono esposte opere di Correggio, Parmigianino, Beato Angelico, Leonardo da Vinci, Tiepolo, Canova, e molti altri.
Poco più in là, il Teatro Regio, tempio della musica, tra i più illustri d’Italia.
Attraversato Ponte G. Verdi sotto il quale scorre il Torrente Parma, si arriva al Palazzo Ducale, circondato da una vasta area verde, raro esempio di parco principesco.
Il Palazzo mantiene ancora il corpo centrale originario del ‘500 e al suo interno sono conservati cicli di affreschi di mirabile bellezza.
Uscendo dalla città, l’intera provincia parmense è disseminata di numerosi castelli e rocche che, dalle pendici dell’Appennino, si spingono sino alla “bassa” del Po e proiettano ogni visitatore in un mondo magico, fatto di dame, cavalieri e antichi manieri, considerati tra i più belli e meglio conservati d’Italia.
Si parte dalla Fortezza di Bardi, che dalle rosse rocce appenniniche spicca in tutto il suo splendore; scendendo verso valle ci si imbatte prima nel Castello di Compiano, con annesso borgo, poi nel Castello di Felino e così via, sino a giungere, nella “bassa parmense”, alla Reggia di Colorno, dimora dei Farnese, dei Borbone e di Maria Luigia d’Austria.
Qui, oltre a rimanere affascinati dalla monumentalità della regia, non si può non rimanere affascinati dai favolosi paesaggi che il fiume Po disegna incontrando la pianura.
L’intera provincia è, infatti, da sempre legata alla vita e alla presenza di questo fiume, eterno punto di riferimento.
Il Duomo che si affaccia sull’omonima piazza, è una delle più vive espressioni del romanico padano, anche se nel corso dei secoli ha subito diversi interventi. Presenta un campanile del ‘200 e all’interno sono presenti celebri capolavori, tra cui la cupola affrescata da Correggio.
Il Battistero è un edificio ottagonale costruito con blocchi di marmo rosa e insieme al Palazzo Vescovile, originario del XI secolo, creano un suggestivo angolo medioevale.
Affreschi del Parmigianino nelle cappelle e la cupola affrescata da Correggio sono elementi distintivi della Chiesa di San Giovanni Evangelista.
E’ possibile ammirare altre opere di Parmigianino nella Chiesa della Madonna della Steccata e di Correggio nella Camera di San Paolo del Monastero delle Benedettine.
A breve distanza da quest’ultima, si erge il Palazzo della Pilotta, un complesso imponente fatto costruire dalla famiglia Farnese che ospita la Biblioteca, il Teatro Farnese, il Museo Archeologico Nazionale, il Museo Bodoniano e la Galleria Nazionale.
All'interno della Galleria Nazionale sono esposte opere di Correggio, Parmigianino, Beato Angelico, Leonardo da Vinci, Tiepolo, Canova, e molti altri.
Poco più in là, il Teatro Regio, tempio della musica, tra i più illustri d’Italia.
Attraversato Ponte G. Verdi sotto il quale scorre il Torrente Parma, si arriva al Palazzo Ducale, circondato da una vasta area verde, raro esempio di parco principesco.
Il Palazzo mantiene ancora il corpo centrale originario del ‘500 e al suo interno sono conservati cicli di affreschi di mirabile bellezza.
Uscendo dalla città, l’intera provincia parmense è disseminata di numerosi castelli e rocche che, dalle pendici dell’Appennino, si spingono sino alla “bassa” del Po e proiettano ogni visitatore in un mondo magico, fatto di dame, cavalieri e antichi manieri, considerati tra i più belli e meglio conservati d’Italia.
Si parte dalla Fortezza di Bardi, che dalle rosse rocce appenniniche spicca in tutto il suo splendore; scendendo verso valle ci si imbatte prima nel Castello di Compiano, con annesso borgo, poi nel Castello di Felino e così via, sino a giungere, nella “bassa parmense”, alla Reggia di Colorno, dimora dei Farnese, dei Borbone e di Maria Luigia d’Austria.
Qui, oltre a rimanere affascinati dalla monumentalità della regia, non si può non rimanere affascinati dai favolosi paesaggi che il fiume Po disegna incontrando la pianura.
L’intera provincia è, infatti, da sempre legata alla vita e alla presenza di questo fiume, eterno punto di riferimento.
All'interno della provincia di Parma, al Po e al suo magico fascino si contrappone l’austero e bucolico scenario offerto dall’Appennino e dai suoi parchi.
Tra tutti il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, che offre angoli di meravigliosa natura incontaminata e la possibilità di escursioni, sia di stampo storico-culturale, alla scoperta di borghi e rocche medievali, sia adatte ai più sportivi, come quelle all'insegna del trekking sul monte Sillara o nei pressi del Lago Santo Parmense.
Per gli amanti della natura, vale la pena scoprire il Parco Regionale dei Boschi di Carrega ed ilParco Regionale delle Valli del Cedra e del Parma, meglio noto come Parco dei Cento Laghi, così come tutti i Parchi e le riserve naturali che sono un altro tesoro del territorio e che possono essere percorsi in mountain bike, con affascinanti passeggiate a cavallo o con escursioni a piedi.
Suggestivo percorso che coinvolge il territorio parmense è quello legato alla Via Francigena, la via che nel Medioevo portava i pellegrini da Canterbury a Roma. Il tratto che si snoda nella provincia di Parma è molto suggestivo perché si trova in un ambiente fluviale che arriva fino al valico appenninico della Cisa con percorsi facilmente percorribili a piedi in un luogo denso di fascino.
La provincia parmense, offre sin dai tempi degli antichi romani, anche il benessere delle sue acque e terme.
Le alternative termali, grazie all’abbondanza d’acque ricche di minerali sono molteplici.
Gli stabilimenti più rinomati sono senza dubbio quelli di Salsomaggiore, con i suoi edifici liberty e la qualità della sua offerta ma di tutto rispetto sono quelle di Tabiano, quelle di Sant’Andrea Bagni e quelle di Monticelli, tutte immerse nel verde e luogo di relax e di pace.
Tra le feste e gli eventi da ricordare il Carnevale di Busseto, nato nell’Ottocento, con maschere, danze e musica.
Nel castello di Bardi, invece, si può assistere al Tenzone medievale, un torneo con arcieri, cavalieri, danzatrici, nobili e giullari.
Tanto è forte il legame di Parma con la gastronomia che la città è sede dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare e dell’ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina a Colorno.
Proprio nel rispetto di questa forte tradizione, sono stati istituiti tre ipotetici percorsi di gusti e sapori.
Uno è la strada del Culatello di Zibello, nella Bassa Parmense terra d’origine del Culatello e della spalla cotta di San Secondo.
Il secondo la Strada del Prosciutto e dei Vini, nella fascia collinare con possibilità di gustare il Parmigiano-Reggiano, il Salame di Felino, il Prosciutto di Parma e i Vini dei Colli. Il terzo percorso enogastronomico, infine, è la Strada del Fungo Porcino.
Tra tutti il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, che offre angoli di meravigliosa natura incontaminata e la possibilità di escursioni, sia di stampo storico-culturale, alla scoperta di borghi e rocche medievali, sia adatte ai più sportivi, come quelle all'insegna del trekking sul monte Sillara o nei pressi del Lago Santo Parmense.
Per gli amanti della natura, vale la pena scoprire il Parco Regionale dei Boschi di Carrega ed ilParco Regionale delle Valli del Cedra e del Parma, meglio noto come Parco dei Cento Laghi, così come tutti i Parchi e le riserve naturali che sono un altro tesoro del territorio e che possono essere percorsi in mountain bike, con affascinanti passeggiate a cavallo o con escursioni a piedi.
Suggestivo percorso che coinvolge il territorio parmense è quello legato alla Via Francigena, la via che nel Medioevo portava i pellegrini da Canterbury a Roma. Il tratto che si snoda nella provincia di Parma è molto suggestivo perché si trova in un ambiente fluviale che arriva fino al valico appenninico della Cisa con percorsi facilmente percorribili a piedi in un luogo denso di fascino.
La provincia parmense, offre sin dai tempi degli antichi romani, anche il benessere delle sue acque e terme.
Le alternative termali, grazie all’abbondanza d’acque ricche di minerali sono molteplici.
Gli stabilimenti più rinomati sono senza dubbio quelli di Salsomaggiore, con i suoi edifici liberty e la qualità della sua offerta ma di tutto rispetto sono quelle di Tabiano, quelle di Sant’Andrea Bagni e quelle di Monticelli, tutte immerse nel verde e luogo di relax e di pace.
Tra le feste e gli eventi da ricordare il Carnevale di Busseto, nato nell’Ottocento, con maschere, danze e musica.
Nel castello di Bardi, invece, si può assistere al Tenzone medievale, un torneo con arcieri, cavalieri, danzatrici, nobili e giullari.
Tanto è forte il legame di Parma con la gastronomia che la città è sede dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare e dell’ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina a Colorno.
Proprio nel rispetto di questa forte tradizione, sono stati istituiti tre ipotetici percorsi di gusti e sapori.
Uno è la strada del Culatello di Zibello, nella Bassa Parmense terra d’origine del Culatello e della spalla cotta di San Secondo.
Il secondo la Strada del Prosciutto e dei Vini, nella fascia collinare con possibilità di gustare il Parmigiano-Reggiano, il Salame di Felino, il Prosciutto di Parma e i Vini dei Colli. Il terzo percorso enogastronomico, infine, è la Strada del Fungo Porcino.
Punto di forza dell'intera provincia di Parma è sicuramente la gastronomia.
La cucina di questa zona è molto varia; basti pensare al fungo di Albereto e Borgotaro, al pane di montagna, alle torte d’erbe e di patate o ai piatti a base di castagne e frutti di bosco, per farsi un’idea del vasto panorama che viene offerto.
I prodotti fiore all’occhiello di queste zone e dell’Italia intera, rimangono, però, il Prosciutto di Parma e salumi, il Parmigiano Reggiano, il culatello di Zibello, la spalla cotta di San Secondo.
Tra i primi piatti tipici, si ricordano i cappelletti o anolini in brodo di manzo e di cappone, tortelli di erbette, bomba di riso.
Tra i secondi lo stracotto con polenta, i bolliti misti accompagnati da saporite salse, la trippa e la cima ripiena o picàja.
La torta di riso, la torta di mandorle, la spongata, pasta ripiena di miele, noci e canditi e le violette di zucchero sono i dolci tipici.
Tra i vini Doc spiccano i bianchi Malvasia e Sauvignon e il rosso Colli di Parma.
La cucina di questa zona è molto varia; basti pensare al fungo di Albereto e Borgotaro, al pane di montagna, alle torte d’erbe e di patate o ai piatti a base di castagne e frutti di bosco, per farsi un’idea del vasto panorama che viene offerto.
I prodotti fiore all’occhiello di queste zone e dell’Italia intera, rimangono, però, il Prosciutto di Parma e salumi, il Parmigiano Reggiano, il culatello di Zibello, la spalla cotta di San Secondo.
Tra i primi piatti tipici, si ricordano i cappelletti o anolini in brodo di manzo e di cappone, tortelli di erbette, bomba di riso.
Tra i secondi lo stracotto con polenta, i bolliti misti accompagnati da saporite salse, la trippa e la cima ripiena o picàja.
La torta di riso, la torta di mandorle, la spongata, pasta ripiena di miele, noci e canditi e le violette di zucchero sono i dolci tipici.
Tra i vini Doc spiccano i bianchi Malvasia e Sauvignon e il rosso Colli di Parma.