Case vacanze a BARI
Se pensi ad una vacanza nella città di BARI sei nel posto giusto
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La Città di Bari

BARI . - Bari Comune della Puglia (116,1 km² con 325.052 ab. nel 2007), capoluogo di provincia e di regione. La città, situata a 5 m s.l.m. sull’Adriatico, allo sbocco della cosiddetta Terra di B., è costituita dalla città vecchia, antico nucleo sorto fra due insenature falcate, dove si trovano i più importanti monumenti, e dalla città nuova, iniziata nel 1813 e sviluppatasi lungo il mare per una lunghezza di oltre 5 km, con strade larghe e dritte, a scacchiera. Le fasi di sviluppo topografico di B. sono state caratterizzate, oltre che da un largo rinnovamento edilizio sostitutivo, dall’espansione dell’agglomerato urbano verso l’interno, spesso disordinata, pur se con un andamento di tipo radiocentrico: il capoluogo ha raggiunto numerosi centri inclusi in un raggio di 15-20 km, con saldature evidenti soprattutto lungo le principali vie di comunicazione, dando luogo a una vasta conurbazione, nella quale il settore sud-occidentale (in direzione di Modugno) ha polarizzato le moderne funzioni industriali.
BARI conserva ancora oggi un’attività commerciale notevole ed è uno dei maggiori centri industriali del Mezzogiorno soprattutto nei settori meccanico, chimico, petrolchimico e tessile. Lo sviluppo delle attività industriali e commerciali, connesso in una prima fase con l’intenso sfruttamento agricolo del retroterra, si è legato in seguito alla politica economica meridionalistica, la quale, creando le necessarie infrastrutture, ha favorito l’affermarsi di numerose iniziative, sia esogene sia endogene. Nel campo delle attività terziarie è sede della Fiera del Levante, una delle manifestazioni commerciali più importanti d’Italia. Il porto, il principale sulla costa adriatica, ha un movimento di circa 2 milioni di t annue di merci (2003); la rete ferroviaria (stazione sulla Bologna-Lecce e capolinea di tronchi minori per Barletta, Taranto e Altamura-Matera) avverte l’obsolescenza degli impianti; mentre la rete stradale si è potenziata e modernizzata, con le autostrade per Napoli, Bologna e Taranto, oltre alla tangenziale periurbana. Attivo anche l’aeroporto internazionale a circa 10 km dal centro. B. costituisce anche il centro pugliese meglio attrezzato quanto a servizi culturali (università, biblioteche, teatri) e sociali
.La città ha continuato a svilupparsi ed ora l'area della vecchia B., caratterizzata da strade strette e tortuose, rappresenta appena la sedicesima parte dell'abitato, mentre la popolazione di questa parte è soltanto un tredicesimo del totale. La B. nuovissima si è estesa soprattutto in direzione di oriente lungo il mare e verso SE, dove hanno trovato posto anche le nuove industrie. Così la strada statale n. 100 è accompagnata per buon tratto da costruzioni adibite ad uso di abitazioni popolari. La zona della Fiera del Levante (a occidente), che è stata guadagnata sul mare, si estende ora su 200 mila m2, per metà occupati dai padiglioni. Nel centro sono stati creati alcuni grandi edifici, come il "grattacielo" Motta.
Il porto ha notevolmente aumentato il suo movimento, superando nel quinquennio 1954-58 i 3 milioni di t di merci, cifra più che tripla rispetto al 1950. Ciò è da mettere in rapporto con lo sviluppo degli stabilimenti della Stanic per l'idrogenazione di carburanti e raffinazione di olî minerali, creati inizialmente per l'utilizzazione delle riserve di petrolio greggio albanese. Venuta a mancare questa possibilità, B. è diventata egualmente un grande porto petrolifero, favorito dalla vicinanza delle rotte orientali e punto di ridistribuzione del prodotto raffinato sia all'interno sia verso altri paesi del Mediterraneo. Nel 1958 sono state sbarcate 1.900.000 t di petrolio e imbarcate 1.180.000 t di derivati di petrolio. Per agevolare questi scambî nel 1955 il molo per le navi cisterna è stato prolungato di un centinaio di m. Il 9 luglio 1960 è stata poi inaugurata presso la raffineria della Stanic una grande centrale termoelettrica, che è in grado di produrre 1 miliardo di kWh all'anno. Gli ab. del comune erano nell'aprile 1960 315.753, con un aumento del 17% rispetto al 1951, dovuto quasi esclusivamente all'eccedenza dei nati sui morti.
Provincia di Bari. - Minore è stato l'aumento della popolazione della prov. in confronto a quello del com. di Bari: nell'aprile 1960 sono stati contati infatti 1.289.032 ab. Il numero dei comuni si è accresciuto d'un'unitá, in seguito alla creazione di quello di Poggiorsini (1957). La prov. conserva il suo carattere agricolo: nel 1951 il 50,8% della popolazione attiva era occupato nell'agricoltura, il 23,8% nell'industria, l'11,9% nel commercio. Industrie che hanno avuto sviluppo recente sono le Acciaierie e ferriere pugliesi, la centrale termoelettrica di Bari, la cementeria di Barletta. Nella fascia costiera impianti per utilizzare la falda sotterranea d'origine carsica sono stati messi in opera dalla Società elettrica bonifiche e irrigazioni. Per agevolare il turismo sono sorti gli autostelli di Castellana Grotte, Altamura, Castel del Monte. Vedi Tav. f. t.
BARI conserva ancora oggi un’attività commerciale notevole ed è uno dei maggiori centri industriali del Mezzogiorno soprattutto nei settori meccanico, chimico, petrolchimico e tessile. Lo sviluppo delle attività industriali e commerciali, connesso in una prima fase con l’intenso sfruttamento agricolo del retroterra, si è legato in seguito alla politica economica meridionalistica, la quale, creando le necessarie infrastrutture, ha favorito l’affermarsi di numerose iniziative, sia esogene sia endogene. Nel campo delle attività terziarie è sede della Fiera del Levante, una delle manifestazioni commerciali più importanti d’Italia. Il porto, il principale sulla costa adriatica, ha un movimento di circa 2 milioni di t annue di merci (2003); la rete ferroviaria (stazione sulla Bologna-Lecce e capolinea di tronchi minori per Barletta, Taranto e Altamura-Matera) avverte l’obsolescenza degli impianti; mentre la rete stradale si è potenziata e modernizzata, con le autostrade per Napoli, Bologna e Taranto, oltre alla tangenziale periurbana. Attivo anche l’aeroporto internazionale a circa 10 km dal centro. B. costituisce anche il centro pugliese meglio attrezzato quanto a servizi culturali (università, biblioteche, teatri) e sociali
.La città ha continuato a svilupparsi ed ora l'area della vecchia B., caratterizzata da strade strette e tortuose, rappresenta appena la sedicesima parte dell'abitato, mentre la popolazione di questa parte è soltanto un tredicesimo del totale. La B. nuovissima si è estesa soprattutto in direzione di oriente lungo il mare e verso SE, dove hanno trovato posto anche le nuove industrie. Così la strada statale n. 100 è accompagnata per buon tratto da costruzioni adibite ad uso di abitazioni popolari. La zona della Fiera del Levante (a occidente), che è stata guadagnata sul mare, si estende ora su 200 mila m2, per metà occupati dai padiglioni. Nel centro sono stati creati alcuni grandi edifici, come il "grattacielo" Motta.
Il porto ha notevolmente aumentato il suo movimento, superando nel quinquennio 1954-58 i 3 milioni di t di merci, cifra più che tripla rispetto al 1950. Ciò è da mettere in rapporto con lo sviluppo degli stabilimenti della Stanic per l'idrogenazione di carburanti e raffinazione di olî minerali, creati inizialmente per l'utilizzazione delle riserve di petrolio greggio albanese. Venuta a mancare questa possibilità, B. è diventata egualmente un grande porto petrolifero, favorito dalla vicinanza delle rotte orientali e punto di ridistribuzione del prodotto raffinato sia all'interno sia verso altri paesi del Mediterraneo. Nel 1958 sono state sbarcate 1.900.000 t di petrolio e imbarcate 1.180.000 t di derivati di petrolio. Per agevolare questi scambî nel 1955 il molo per le navi cisterna è stato prolungato di un centinaio di m. Il 9 luglio 1960 è stata poi inaugurata presso la raffineria della Stanic una grande centrale termoelettrica, che è in grado di produrre 1 miliardo di kWh all'anno. Gli ab. del comune erano nell'aprile 1960 315.753, con un aumento del 17% rispetto al 1951, dovuto quasi esclusivamente all'eccedenza dei nati sui morti.
Provincia di Bari. - Minore è stato l'aumento della popolazione della prov. in confronto a quello del com. di Bari: nell'aprile 1960 sono stati contati infatti 1.289.032 ab. Il numero dei comuni si è accresciuto d'un'unitá, in seguito alla creazione di quello di Poggiorsini (1957). La prov. conserva il suo carattere agricolo: nel 1951 il 50,8% della popolazione attiva era occupato nell'agricoltura, il 23,8% nell'industria, l'11,9% nel commercio. Industrie che hanno avuto sviluppo recente sono le Acciaierie e ferriere pugliesi, la centrale termoelettrica di Bari, la cementeria di Barletta. Nella fascia costiera impianti per utilizzare la falda sotterranea d'origine carsica sono stati messi in opera dalla Società elettrica bonifiche e irrigazioni. Per agevolare il turismo sono sorti gli autostelli di Castellana Grotte, Altamura, Castel del Monte. Vedi Tav. f. t.